Praga: “Terra di confine, l’urlo della rivoluzione”

Praga, la capitale della Repubblica Ceca, ha rappresentato il mio ritorno al viaggio dopo una pausa lunga più di 5 anni.

5 anni lunghissimi, in cui ho desiderato, anzi bramato ardentemente, quasi ogni singolo giorno, come una vera e propria ossessione, di rimettere i piedi su un aereo, parlare inglese anche solo per qualche giorno e, soprattutto, di ritrovarmi – sempre e rigorosamente – in piena “solitudine” e autonomia, da qualche parte in giro per il mondo fuori dall’Italia.

Praga non è solo una città bella: è una città deliziosa. Sembra un dipinto, la rappresentazione di un sogno, di una speranza collettiva.

Ciò che ho notato fin da subito è stata la presenza di moltissime bandiere ucraine appese ai palazzi. Qui il ruolo della Storia (passata e presente, quella che si svolge dinanzi ai nostri occhi) è ben visibile ovunque. La si respira. La si assorbe. Si arriva quasi a pensare di poterla comprendere.

Ecco il motivo della poesia di seguito, in cui ho voluto narrare in forma lirica, per quanto succintamente, tutte quelle caratteristiche che, in due giorni, questa città mi ha trasmesso.

Praga è una città che sa parlare, al suo popolo e al turista: innanzitutto perché è una città consapevole del proprio ruolo nella Storia (sua e dell’Europa).

Dal complesso del Castello / Osservai i tetti rossi / Uniformi e fiabeschi / Della Città di Marzapane.

La Storia qui scorre per i vicoli / In un incrocio / Tra passato e futuro / Come il Moldava sotto le migliaia di piedi / Del Ponte Carlo.

E’ al tramonto che la Città si risveglia / Quando i colori pastello / Dei palazzi di Stare Mesto / Risplendono di luce propria / Come il bronzo al sole.

E’ un luogo magico / Dove l’influsso ebraico / Delle decine di migliaia di morti di Josefov / Confluisce con l’influenza austriaca / Tanto quanto quella sovietica.

E’ una terra di confine / Vivace come il dinamismo della gioventù / Così presente da udire nell’aria / L’urlo della rivoluzione.

©Tiziano Brignoli. Tutti i diritti riservati.

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