Il mio discorso in difesa del popolo Maasai

Recentemente Joshua, un amico Maasai del Kenya, che vive nel parco nazionale del Maasai Mara, mi ha chiesto di scrivere un breve testo, che pronuncerà davanti ad alcuni rappresentanti del governo keniano durante il Bomas of Kenya a Nairobi, la capitale del paese. Un evento che punta a riunire, condividere e accrescere la conoscenza della grande varietà tradizionale e culturale di questa ben conosciuta nazione africana, ad esempio attraverso le danze etniche, fra cui quelle dei Maasai.

Joshua mi ha chiesto appunto di scrivere un breve testo, attraverso il quale chiederà al governo keniano di sostenere lui e la sua popolazione che, per chi non lo sapesse, è composta principalmente di pastori nomadi. I Maasai vivono nelle caratteristiche manyatte e si muovono nella Savana per chilometri ogni giorno per poter far pascolare il proprio bestiame che è spesso la loro unica fonte di sopravvivenza e sussistenza.

Il mio amico Maasai, Joshua.

Di seguito, tradotto in italiano (l’ho scritto di prima mano in inglese) il testo di cui sopra.

In Italia abbiamo un festival che si chiama “Spirito del Pianeta“. E’ un evento nato con l’obiettivo di promuovere e proteggere le popolazioni indigene del mondo.

Quest’anno ho avuto il privilegio di incontrare donne e uomini Maasai del Kenya. Hanno viaggiato dai meravigliosi altipiani della Rift Valley africana alle dolci montagne di Bergamo, la mia città.

Per molte ore ho parlato con loro, in particolar modo con Joshua Tajeuo Nabaala, membro del Maa Traditional Dance Troupe, il quale è stato invitato nuovamente in Italia questo dicembre per condividere storie e valori del popolo Maasai.

Fin dal primo momento in cui ci siamo parlati, è stato per me di grande ispirazione per approfondire la mia conoscenza sul Kenya, le sue popolazioni e tradizioni, così come il forte tanto quanto ammirevole spirito di gioia e orgoglio così caro e vivo in tutta la popolazione Maasai. Mi ha anche parlato dell’importanza di conservare il territorio, e ha condiviso con me alcuni valori della cultura Maa.

Incontrare Joshua è stato uno dei grandi onori della mia vita. Mi ha dato l’opportunità di viaggiare con la mente, con l’anima e il cuore verso i vasti territori del Kenya, dalla sua casa nel Maasai Mara agli innumerevoli paesaggi naturali che la Vostra nazione ha da offrire.

Il popolo Maasai rappresenta ciò che noi, nel mondo occidentale, abbiamo perso, in modo troppo incalzante, nei decenni appena trascorsi. Più di ogni altra cosa, l’importanza della famiglia e del sentirsi appartenenti a un popolo comune, che condivide i tuoi valori, abitudini ed etiche morali.

Con me Joshua ha sorriso per tutto il tempo, e mi ha ricordato che tutti noi abitiamo questo piccolo, prezioso pianeta. Mi ha ricordato che tutti noi possiamo vivere in pace attraverso il grande dono della condivisione, fra di noi, di diverse storie, imparando da loro.

Non vediamo l’ora di dare il bentornato in Italia a Joshua. Considero i Maasai la mia seconda, grande famiglia, e il Kenya una nazione di cui sarò onorato di visitare il prima possibile.

Asante Sana,

Tiziano Brignoli.”

Se ti interessa, ho anche pubblicato un pamphlet nel quale parlo della mia passione africana, della mia esperienza come genitore a distanza proprio di un bambino Maasai e della mia partecipazione al già citato Spirito del Pianeta. Persone felici lo puoi trovare qui.

Foto di copertina: Michael Muli su Unsplash

2 commenti

  1. Buonasera Sig. Brignoli;
    Piacere di conoscerla mi chiamo Di Franco Alessio. Questa mattina ho terminato di leggere il suo libro “Persone felici”, come può ben notare, non ho esitato a cercare approfondimenti e un modo per contattarla, segno del mio apprezzamento. Mia moglie è kenyota, tribù kalenji. La sua famiglia oramai non vive più nelle capanne tipiche, hanno belle case e lavori ben retribuiti, però una cosa non hanno perso, quella magnifica umanità e quella grandiosa ospitalità che lei evidenzia nel libro. Ho avuto la bellissima occasionné di visitare il Kenya il mese di dicembre, in occasione del nostro matrimonio. Una delle esperienze più belle a livello umano che abbia mai fatto. Ho avuto la fortuna di non vivere il Kenya come un turista ma come membro di una famiglia. Accolto nelle loro case e nella loro Cultura, abbiamo poi visitato il Kenya, io e mia moglie, a bordo di tuc-tuc (ape car) e boda boda (la tipica motocicletta dove ci caricano qualsiasi cosa). Viaggi lunghossimi, dove abbiamo conosciuto anche luoghi meno un po’ meno “fortunati” ma pieni di altrettanta ricchezza umana. Molte volte ripenso Al Kenya. La più bella e al tempo stesso spaventosa immagine che ho nella mente è quella di una piccola stazione di servizio, in piena notte, quando abbiamo affrontato il viaggio in notturna tra Nairobi e Mombasa. Per kilometri e kilometri non abbiamo visto luce, ne case. Eravamo soli in questa terra enorme e meravigliosa. L’unico edificio incontrare era esattamente questa stazione di servizio a méta strada. È una delle immagini che ho fissato nella mia testa. Attraversare la Savana di notte è qualcosa di unico al mondo.
    Ebbene, le racconto questo non per vantarmi del mio viaggio, ma per dirle e confermarle che l’Africa esiste ed è un Paese stupendo ed oggi, leggendo il suo libro, mi sono emozionato molto perché ripensavo ai rituali matrimoniali che hanno organizzato le donne di casa per me, vestendomi da Masaai.
    Sig. Brignoli, le auguro il meglio e spero veramente tanto per lei che possa raggiungere al più presto la sua famiglia in Kenya, sarà sicuramente un viaggio che non scorderà mai e si accorgerà che il Kenya non è un Paese così povero come si pensa e che, come lei sta facendo, è bene salvaguardare e investire in tal modo che i Masaai possano continuare a coltivare la loro magnifica cultura.
    Parlando con mia moglie ci piacerebbe venire a Bergamo l’anno prossimo a conoscere questo bel Festival dello Spirito! Noi abitiamo a Parigi e dobbiamo vedere come organizzarci con i lavori, ma sarebbe per noi molto bello.

    (P.S. il signore in copertina in questo articolo l’ho visto danzare al Bomas of Kenya)

    Buona serata Sig. Brignoli e tante belle cose. Spero di leggere un altro suo libro sul Kenya, magari del suo viaggio!
    Tanti auguri!

    Alessio Di Franco

    1. Caro Alessio, ti ringrazio moltissimo per le tue parole. Mi onorano. Se con la mia scrittura riesco a trasmettere ciò che sento, e far provare qualcosa al lettore, è già un successo. Vi aspettiamo molto volentieri quest’anno allo Spirito del Pianeta, se riuscirete a partecipare. In ogni caso, se avete bisogno, non esitate a scrivermi via email.
      Sì, l’Africa, per quanto immensa sia, e gli africani, sono un territorio e delle popolazioni di grande umanità e umiltà. Mi tocca il cuore ogni volta leggere e ascoltare le loro storie. Abbiamo tantissimo da imparare da loro.

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