Islam,  Poesia

Poesia: “La perpetua immutabilità del Tempo”

Questa poesia è una di quelle che, in futuro, andrà nella mia raccolta di scritti mistici. E’ ispirata un po’ dalle parole e dal ritmo della musica di Battiato, un po’ dai miei studi (mistici e teologici) dell’Islam, come infatti leggerete in un paio di versi. Ma è anche un modo efficace che ho trovato per affrontare, e forse perfino sconfiggere, la mia paura della perpetua scorrevolezza del Tempo, e del timore di perderlo, perdendo dunque me stesso.

Star cercando la mia spiritualità, la mia essenza primigenia e ragione d’essere in questo mondo, mi sta donando tanta pace, serenità e consapevolezza, come mai ne ho avuta prima. Questa poesia è un modo come un altro per esprimermi in tal senso. Buona lettura.

“C’è un tempo immateriale / un Tempo che va oltre il tempo / che supera il presente / non esiste né futuro né passato – / un Tempo statico, immutabile. / Inconoscibile e memorabile. / Il nostro è un sonno profondo / nel quale lo spazio si estende e / l’orologio della vita si disperde. / Noi siamo esseri deformati / in attesa del nostro antico, gentile / ritorno alla primigenia essenza.

Ce l’ha insegnato Maometto e il suo Miraj / si può viaggiare nell’immobilità. Un grumo / di sangue o una cristallina goccia di pioggia / sono tutti segnali di una presenza divina / che annuncia all’uomo l’eterno senza tempo / il viaggio senza spazio, l’essenza in un momento.”

Se vuoi, puoi leggere anche questa poesia in cui ho cercato di andare un po’ “oltre”, di cercare una spiritualità nel Tutto universale.

Tutti i diritti riservati, ©Tiziano Brignoli 2024. Foto di Kasim Hussain su Unsplash

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