Poesia: “Stelle d’Africa”
Il continente africano è un enorme pentola di colori, tradizioni, idee, culture. Pensiamo soltanto a quanta differenza c’è tra il Marocco e il Senegal. Dal Kenya al Sud Africa. Dal Sudan all’Egitto. Ma è proprio qui che sta lo splendore africano. E’ quei che risiedono le sue «stelle». Mi piacerebbe che i popoli africani potessero avere più coraggio: il coraggio di riconoscersi persone capaci, persone che tanto possono dare al mondo attraverso le loro tradizioni che non sono andate perdute nel caotico marasma del progresso. Inutile descrivere l’Africa in poche parole. Sarebbe banale, forse perfino contraddittorio, per quanto detto poco fa. Però io sento che in questo continente a sud del mondo, ci può essere la bussola per una navigazione verso nord. Sento che nell’immensità, nella diversità, nel sudore, nella fatica e nella voglia africana, noi stessi come occidentali abbiamo molto da imparare.
Questa poesia è dedicata alla luce spirituale africana. Alla speranza di un occidentale di vedere un futuro sempre più roseo e splendente dei suoi popoli. Io credo nell’Africa. Nel diritto dell’Africa ad auto-affermarsi. E la poesia che segue ne è una diretta conseguenza. Buona lettura.
“Tu sei una terra antica, primordiale, / di polvere rossa e colonialismo, / la culla da cui nacque ogni civiltà, / tu sei illuminata dalle stelle / nella notte del bush africano.
Tutto tu comprendi nel tuo / grembo: colono e colonizzatore, / africano e afrikaner, / in una terra martoriata / da rancorosi conflitti infiniti.
La lotta per la giustizia allora io chiedo / contro ogni razzismo, del bianco e / del nero. E’ l’alba di un nuovo giorno, / Signor Mandela! dalla prigione di / Robben Island al vento di Oslo.
Il capo del villaggio e la / donna nella manyatta / assieme al ballo dei canti tradizionali / con il bambino che rincorre / la felicità nudo nella sua Savana.
Su la testa, dolce e amara Africa! / Ti desidero mai più sottomessa / dal dolore e dalla povertà, / perché nel bocciolo dei tuoi / vasti spazi c’è il bulbo della vita.
Mama Africa! Mama Africa! questo / è il mio invito, alza il pugno del / coraggio al richiamo della giustizia / ferma e tenace per la conquista / della tua sovrana libertà.”
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