Tre aforismi (+1) di Tiziano Brignoli sull’Islam e sull’esistenza
(Ti consiglio di leggere questi brevi testi ascoltando Un oceano di silenzio, di Franco Battiato, in questa edizione qui). Buona lettura.
Nel Corano è detto: «Poi tornerete tutti a Dio, ed Egli vi informerà su ciò in cui voi divergete». Quale pace, quale bontà e bellezza in tutto ciò! Quando moriremo i veli dell’Alterità saranno tolti e la Verità ci sarà svelata. Non siamo nemici, non siamo diversi, non siamo mattoni statici ma entità celesti in evoluzione costante. In noi – in ognuno di noi – c’è il seme del divino. E allora in tutto ciò penso che la morte, invece che tenebre e prigione, è la sublime porta dell’umana liberazione.
L’Islam, più di qualunque altra religione, insegna che c’è un tempo per pregare, che c’è un tempo per donarsi agli altri, che c’è un tempo per prendersi cura di sé. Non sovrapporre stati d’animo. Non buttarti nella tempesta. L’Islam insegna che non c’è alcun motivo di preoccupazione. L’Universo si prenderà cura di te, se tu imparerai ad avere premura dell’Universo, che tutto ti ha donato. Non te ne accorgi?
Noi esseri umani possediamo l’intelletto. Non è assolutamente un caso. Così ha voluto Dio. Così ha voluto la Creazione eterna che continua in ogni istante, da sempre e per sempre. Sura 36, versetto 37 del Corano: Allah dice: «Non abbiamo dato a voi una vita lunga affinché in essa chi riflette rifletta?» Ossia: siete dotati di intelligenza, di capacità di discernimento, di analisi, di comprensione. Compito dell’uomo non è soltanto produrre una valanga di economia. Compito dell’uomo è realizzare la propria conoscenza e appartenenza cosmica. E’ qui che risiede (uno dei) perché della nostra nascita e, dunque, della nostra morte.
Aforisma bonus
Nel Corano, Dio ci dice che ha voluto dividerci in tribù e nazioni, «affinché vi conosciate a vicenda». Di modo che venga incentivato il dialogo, il confronto, la conoscenza e la sublime bellezza del diverso. Papa Francesco, nella sua Enciclica Fratelli tutti scrive che «Voglia il Cielo che alla fine non ci siano più gli “altri”, ma solo un “noi”». Non è forse questo il senso ultimo dell’esistenza? Fare di tutto il mondo un popolo unito, dialogante e fraterno. Fare di tutto il mondo un unico Israele, ossia una civiltà globale amata ed «eletta» da Dio fin dal principio del Tempo.
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